Grandezze & Meraviglie • Festival Musicale Estense

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Programma di Sala

Domenica 23 marzo
Modena, Chiesa di San Carlo
in occasione della 13° Giornata Europea della Musica Antica
REMA // Early Music Day 2025

GRANDEZZA & LEVITÀ
dal Concerto Grosso alla Musica sull’Acqua
A. Corelli, A. Vivaldi, G. F. Händel

Steno Boesso fagotto
Giuseppe Falciglia oboe e flauto dolce
I MUSICALI AFFETTI
Fabio Missaggia violino e direzione

ARCANGELO CORELLI (1653-1713)
Concerto grosso op. VI n°10
Andante largo, Allemanda allegro, Adagio,
Corrente vivace, Allegro, Minuetto vivace

ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
Concerto RV 474 per fagotto, archi e b.c.
Allegro, Largo, Allegro

Sinfonia da “La Sena festeggiante” RV 693
Allegro, Andante molto, Allegro molto

Concerto “La Notte” per flauto, fagotto, archi e b.c. RV 104
Largo, Fantasmi Presto-Largo-Presto, Il sonno Largo, Allegro

GEORG FRIEDRICH HÄNDEL (1685-1759)
Suite da Water Music
Ouverture, Bourrée, Hornpipe, Menuet, Rigaudon

 

ARCANGELO CORELLI può essere considerato a buon diritto il “padre” del concerto grosso. Anche se tutti i suoi concerti furono pubblicati postumi nel 1714 le prime testimonianze sono del 1689 quando una suo concerto grosso fu inserito nell’oratorio di Lulier Santa Beatrice d’Este. Celebri le testimonianze sulle grandiose esecuzioni romane con cento esecutori per gli spettacoli all’aperto. Dei suoi 12 concerti grossi pubblicati 8 sono “da chiesa” e 4 “da camera”.

Questo nuovo modello compositivo prevede l’alternarsi tra il concertino, composto da due violini e un violoncello, e il concerto grosso, con gli archi che possono essere raddoppiati a piacimento. Il CONCERTO SOLISTICO VIVALDIANO è la naturale evoluzione del concerto grosso: non più il concertino che si alterna con il tutti ma uno strumento che si erge a protagonista supportato dall’orchestra. Il concerto RV 104 prevede due solisti in una sorta di musica programma per rappresentare con gli “affetti musicali” la notte e i suoi fantasmi in un pirotecnico alternarsi tra il flauto dolce e il fagotto. HÄNDEL scrisse Watermusic nel 1717 per essere eseguita in una chiatta sul Tamigi in onore di re Giorgio I. Questa composizione prevede addirittura tre suite con strumentazioni diverse. È musica pensata per allietare il re e i suoi ospiti con alternarsi di danze ora più serie e ora più popolari. La versione da noi proposta attinge brani dalle tre suite con l’aggiunta delle percussioni per valorizzare l’aspetto folkloristico di queste straordinarie melodie.

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