Festival Grandezze & Meraviglie 2017 – Incontro @Modena, UniMORE, 7 novembre 2017

Martedì 7 novembre MODENA ore 17

Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali
largo Sant’Eufemia 19

AULA MAGNA

LA POETICA DEGLI AFFETTI
La “visibile favella” e l’eloquenza gestuale nel teatro del Cinque-Seicento

con Alberto Allegrezza

La gestualità teatrale storica ci è tramandata attraverso un sistema di codici espressivi connesso con lo stile, la società, la cultura e l’arte di un determinato periodo. Con la nascita dell’attore professionista, operante all’interno delle strutture drammaturgiche e organizzative di quella che verrà definita più tardi “commedia dell’arte”, e del virtuoso cantante del “dramma per musica”, durante il tardo Cinquecento e il Seicento si assiste ad una codificazione del gesto teatrale, delle posture e della rappresentazione. Le finalità sono due: la prima, corredare i personaggi di una precisa e studiata gestualità che amplifichi gli affetti e i moti dell’animo; la seconda, identificare in scena lo status sociale e il “tipo” psicologico di ogni personaggio.

 

ALBERTO ALLEGREZZA
Nato a Corinaldo, è cantante, strumentista, registra e attore. Si è diplomato in flauto dolce e ha studiato canto con William Matteuzzi, Gloria Banditelli, Marina de Liso e Sonia Prina. In veste sia di cantante sia di strumentista ha collaborato con accreditati interpreti della musica antica e ha partecipato all’attività di istituzioni di rilievo internazionale quali la Cappella musicale di S. Petronio in Bologna, il festival C. Monteverdi di Cremona, il festival O flos colende di Firenze, il festival Scenes de Pays nel Mauges, il festival MITO di Milano e Torino, Ravenna Festival, Opera Barga, e molti altri. In ambito teatrale ha collaborato con attori e registi quali Enrico Bonavera, Gianfranco de Bosio, Riccardo Perraro, Piergiorgio Piccoli e Renato Stanisci. Come un antico attore dell’arte, impegnato poliedricamente in più forme dello spettacolo, ha fondato la compagnia di musicisti, attori e danzatori Dramatodia, con la quale ripropone testi antichi in allestimenti nei quali la musica del periodo ritrova la sua identità teatrale e scenica. Si dedica allo studio del gesto codificato nel teatro del tardo Rinascimento e del primo Barocco. In qualità di insegnante di gestualità teatrale antica è stato invitato ai corsi di musica antica di Rovigo, presso i conservatori B. Marcello di Venezia, G. Frescobaldi di Ferrara, Koninklijk Conservatorium de L’Aia. Dal 2015 tiene i corsi di gestualità e regia storica presso i Laboratori per l’opera barocca di Bazzano nell’ambito del festival Corti, Chiese e Cortili. Ha interpretato diversi ruoli nell’ambito del Teatro musicale antico e barocco (Gli equivoci nel sembiante di Alessandro Scarlatti, L’incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi, l’Artemisia di Francesco Cavalli, Il ritorno di Ulisse in Patria di Claudio Monteverdi, La caduta di Gierusalemme di Giovanni Paolo Colonna) e registrato per le case discografiche Arts, Dynamic, Glossa, Naxos, Sony e Tactus.