MUSICA PROIBITA – L’INQUISIZIONE IN UN MONASTERO FEMMINILE DEL SEICENTO

Venerdì 16 Settembre, ore 21.00
Chiesa di Sant’Agostino, Modena
Cappella Artemisia

Francesca Ballico voce recitante
Candace Smith direzione

In memoria di Eugenio Allegri

 

Presentato in collaborazione col Festivalfilosofia, questo concerto propone musica legata alla corte estense e alle cappelle conventuali di Modena e Carpi. Si passa da Suor Raffaella Aleotti e Suor Sulpitia Cesis, a Carlo Gesualdo principe di Venosa, Agostino Soderini, Cosimo Bottegari, Girolamo Frescobaldi, Francesco Maria Guaitoli e altri. I brani saranno alternati a pezzi recitativi, a cura dell’attrice Francesca Ballico.

Il progetto nasce da un’idea di Candace Smith, studiosa e interprete di musica antica femminile. Racconta la storia di Eleonora d’Este, figlia del duca Cesare d’Este di Modena, che nel 1608, a tredici anni, fu costretta a farsi monaca ed entrare nel convento di Santa Chiara a Carpi, prendendo il nome di Suor Angela Caterina. Sfruttando la sua posizione di badessa e il prestigio associato al suo nome, Suor Angela Caterina diede al convento lo sfarzo di una corte rinascimentale, facendone un centro di mecenatismo di grande peso politico e culturale. La monacazione forzata si trasformò quindi in una rara occasione per le donne del Seicento di esercitare la loro influenza sociale e dedicarsi allo studio delle arti, della musica e della composizione.

Suor Angela Caterina amministrò la vita nel monastero secondo principi piuttosto liberali, finché i comportamenti licenziosi del padre confessore Bellacappa e una serie di morti misteriose non precipitarono il convento nello scandalo, fomentando tensioni tra le monache. Fu con l’arrivo di un nuovo padre confessore, che intendeva porre fine a tali svaghi e riportare regole più severe nel convento, che sorsero le prime accuse di possessione, fino a una sorta di suggestione collettiva: numerose monache si credettero indemoniate. Durante gli anni 1636-1639, il convento di S. Chiara fu soggetto a ispezioni da parte dell’Inquisizione, vi si praticarono esorcismi e fu teatro di scontri non solo tra le diverse autorità ecclesiastiche, ma anche tra la principessa e i vari membri della sua famiglia, e tra le stesse monache, divise in schieramenti opposti. La vicenda si concluse con l’arresto di un intrigante confessore e l’esilio di Eleonora a San Geminiano a Modena, un monastero che aveva ospitato altre monache compositrici.

 

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